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Sei mesi dalla scomparsa della figlia spirituale Shireen Abu Akleh
Sei mesi dalla scomparsa della figlia spirituale Shireen Abu Akleh
La Verità nella Carità
L’archimandrita Chihade Abboud, Procuratore Patriarcale della Chiesa Greco Melchita Cattolica, ha celebrato la Divina Liturgia il 26/10/2022 nella Basilica di Santa Maria in Cosmedin in occasione dei sei mesi dalla scomparsa della figlia spirituale Shireen Abu Akleh.
Carissimi sorelle e fratelli,
a nome di Sua Beatitudine il Patriarca Youssef Absi rivolgiamo un caloroso
saluto per la presenza e partecipazione a Sua Beatitudine il Patriarca Pier Battista Pizzaballa, a questa Divina Liturgia.
Fratelli sacerdoti, monaci e monache
Fratelli, membri del corpo diplomatico e della potestà ecclesiale e civile, militare e politica.
San Paolo chiede a Timoteo di continuare la sua testimonianza nell’amore perfetto della Carità, perché la testimonianza ha la stessa radice del martirio secondo la lingua e la teologia.
La morte non mette fine alla vita dell’uomo ma rappresenta la testimonianza eccellente nel Cristo Risorto
L’uomo vive per Dio e muore per Dio, cerca nella sua vita umana di realizzare la volontà divina nella Sua regola d’oro, ossia di amare il prossimo come Gesù Cristo ci ha amato.
Il cristiano non può fermarsi e rimanere chiuso in se stesso ma anzi, in virtù del fatto che ha ricevuto la grazia divina, il cristiano è invitato a proseguire e a prendere il largo, perché la nostra testimonianza cristiana in questo mondo è di camminare sulla retta strada che è Via, Verità e Vita, poiché il nostro fine come cristiani è di entrare nel Sacro Santuario di Dio, dove si potrà gustare la serenità, la tranquillità e la pace.
Care sorelle e fratelli, chi cerca la verità e crede in essa, sarà sicuramente un martire, testimone della verità, perciò secondo la nostra fede e la tradizione cristiana siamo riuniti oggi per commemorare il sesto mese di dipartita della martire Shireen Abu Akleh che celebriamo in questa Divina Liturgia, nostra sorella in Cristo, che è passata dalla vita terrena alla vita eterna.
l’11 maggio 2022, Sua Eccellenza Reverendissima Yasser Al Ayyash ha celebrato il funerale della nostra compianta Shireen, presso il nostro Patriarcato Greco Melchita Cattolico in Gerusalemme.
Cara sorella Shireen, si è chiusa l’ultima pagina del tuo giornale, ossia le pagine della tua vita terrena si sono concluse. Hai compiuto il tuo dovere professionale di giornalista e grande reporter fino all’ultimo giorno per far arrivare la verità anche amara, molte volte, per questo cieco conflitto che il mondo intero auspica termini, in questo istante.
Sappiamo che ogni professione ha la sua legge morale e il suo rischio, come ad esempio il giornalista o reporter, che tocca da vicino le realtà dolorose, raccoglie informazioni e per obbligo inderogabile porta rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati, nella lealtà e nella fedeltà dell’accaduto, poiché per onestà intellettuale ha il compito di essere il più obiettivo possibili equidistante dal un suo personale pensiero.
Il giornalista è invitato a conservare la sua pagina bianca, ossia la sua buona condotta, per un comportamento retto che doni sicurezza nel trasmettere l’accaduto e tutto ciò che aleggia intorno alla verità. Il giornalista, quando è un vero professionista, possiamo dire che è la “bocca della verità”, perché non tace e non si fa intimidire dalle avversità che incontra ma combatte con la sua penna affinché il mondo legga la realtà assoluta dei fatti.
Ricordiamo qui le parole di verità che ripeteva la nostra cara Shireen: “Non è facile, forse, cambiare la realtà, ma almeno sono riuscita a trasmettere questa voce al mondo… io sono Shireen Abu Akleh”.
Si odono ancora i gridi dei pontefici nell’aula delle Nazioni Unite, in particolare la voce di Papa San Paolo VI , nel ventunesimo anniversario della fondazione dell’ONU, dove disse: “mai più la guerra, mai più la guerra” perciò cerchiamo di essere operatori di pace, come ci ha chiesto il nostro maestro divino: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. (Matteo 5,9)
La ricerca incessante della pace mondiale e dell’armonia tra le Nazioni è un dovere naturale e persino un diritto di ogni essere umano di buona volontà.
Permettetemi di ringraziare Sua Santità Papa Francesco per la Sua tenerezza, sempre pronto a prendersi cura di ogni figlio in ogni angolo sperduto della Terra, perché è come il Buon Pastore, conosce l’odore delle sue pecorelle.
Oggi il Santo Padre ha ricevuto la famiglia della nostra figlia spirituale Shereen, impartendo paternamente loro, la benedizione Apostolica.
Noi siamo grati per il messaggio all’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite mediante Sua Eminenza Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, esprimendo la vicinanza al popolo palestinese e il Suo dolore per la perdita di innocenti, ribadendo l’importanza del rispetto, della dignità dell’uomo sia in vita che in morte.
A nome di Sua Beatitudine il Patriarca Youssef Absi, presentiamo le nostre condoglianze, alla famiglia a tutti i suoi cari e a tutti coloro che l’hanno conosciuta apprezzandola come professionista e come donna.
Imploriamo Dio Amore, di benedire i nostri Paesi ben amati e di salvarli con l’intercessione della Teothokos Madre di Dio, Santa Maria in Cosmedin e chiediamo con tutto il nostro cuore:
Accogli, Shireen o Dio con la Tua Misericordia, Amen
Concedile di contemplare il Volto Santo, Amen
Concedi, o Dio al mondo il risveglio delle coscienze, affinché si diffonda l’amore, la giustizia, il rispetto della dignità umana, Amen
O Dio, nostro creatore, ti preghiamo che si realizzi la concordia e la pace in Terra Santa, in Palestina in tutto il Medio Oriente e nel mondo intero, Amen.
Archimandrita Chihade Abboud
Procuratore Patriarcale presso la Santa Sede
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