نشرة الأحد

أحد الابن الشاطر | Domenica del Figliol prodigo

Domenica XVII di Luca
Il Figliol prodigo
San Martiniano (†422)
13.02.2022

ANTIFONE الأنديفونات
Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
بشفاعة والدةِ الإلهِ يا مخلِّّصُ خلِّصنا
Quando Israele uscì dall’Egitto, la casa di Giacobbe da un popolo barbaro.
Amo il Signore, perché ascolta la voce della mia preghiera.
Celebrate il Signore perché è buono, perché in eterno è la sua misericordia.
TROPARI الطروباريّات
Apolytikion della Resurrezione V طروباريّة القيامة اللحن الخامس
Fedeli, cantiamo ed adoriamo il Verbo, coeterno al Padre e allo Spirito, partorito dalla Vergine per la nostra salvezza; perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sopportare la morte e risuscitare i morti nella sua gloriosa Risurrezione.

لِنُنشِدْ نحن المؤمنين. ونسجُدْ للكلمة. الأَزليِّ مع الآبِ والرُّوح. المولوْدِ من العذراءِ لخلاصِنا. لأَنَّهُ ارتضى أَنَّ يصعدَ بالجسدِ على الصَّليب. ويحتملَ الموت. ويُنهِضَ الموتى. بقيامتِهِ المجيدة .

Apolytikion delle Patrona della Chiesa طروباريّة شفيعة الكنيسة

Nel parto, hai conservato la verginità, con la tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio. Sei passata alla vita, tu che sei Madre della vita e che con la tua intercessione riscatti dalla morte le anime nostre.

في وِلادَتِكِ حَفِظتِ البتوليَّة. وفي رُقادِكِ ما ترَكْتِ العالمَ يا والدةَ الإله. فإنَّكِ انتقَلْتِ إلى الحياة. بما أَنَّكِ أُمُّ الحياة. وبشفاعتِكِ تُنقِذِينَ من الموْتِ نفوسَنا.

Kondakion القنداق
Ho abbandonato stoltamente lo splendore paterno e ho dissipato nei vizi quanto mi avevi dato; per cui elevo a te la voce del prodigo: ho peccato dinanzi a te, Padre misericordioso, accoglimi pentito e trattami come uno dei tuoi servi.

لمَّا نَفرتُ من مجدكَ الأَبويِّ بغَباوَة. بذَّرتُ في الشُّرورِ الثَّروةَ التي أعطيتَنيها. لذل أصرخُ إِليكَ كالابنِ الشَّاطر: خطِئتُ أَمامكَ. أَيُّها الآبُ الرَّؤوف. فاقبلْني كأَحَدِ أُجرائِكَ.

EPISTOLA الرسالة
– Scenda su di noi la tua misericordia, o Signore, come abbiamo sperato in te. (Sal 32, 22)
– Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. (Sal 32, 1)

Lettura dalla prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinti 6,12-20
Fratelli, «Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi lascerò dominare da nulla. «I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Alliluia (3 volte).
– Dio fa le mie vendette e piega i popoli sotto di me. (Sal 17, 48)
Alliluia (3 volte).
– Fa grandi le salvezze del re e fa misericordia al suo Cristo. (Sal 17, 51)
Alliluia (3 volte).

Evangelo الإنجيل
Lettura del Santo Vangelo secondo Luca 15,11-32
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

Kinonikon ترنيمة المناولة
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alleluia

سبّحوا الربّ من السماوات، سبّحوه في الأعالي. هلِّلويا

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