نشرة الأحد

Domenica VI di Pasqua Cieco nato

أحد الأعمى

ANTIFONE الأنديفونات

خلصنا يا ابن الله. يا من قام من بين الأموات. نحن المرئمين لك هللويا.

Applaudite a Dio, o abitanti della terra tutta.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Sorga Dio, i suoi nemici siano dispersi e fuggano davanti a Lui quelli che lo odiano.

Apolytikion della Resurrezione V طروباريّة القيامة اللحن الخامس

Fedeli, cantiamo ed adoriamo il Verbo, coeterno al Padre e allo Spirito, partorito dalla Vergine per la nostra salvezza; perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sopportare la morte e risuscitare i morti nella sua gloriosa Risurrezione.

لِنُنشِدْ نحن المؤمنين. ونسجُدْ للكلمة. الأَزليِّ مع الآبِ والرُّوح. المولوْدِ من العذراءِ لخلاصِنا. لأَنَّهُ ارتضى أَنَّ يصعدَ بالجسدِ على الصَّليب. ويحتملَ الموت. ويُنهِضَ الموتى. بقيامتِهِ المجيدة .

Apolytikion delle Patrona della Chiesa طروباريّة شفيعة الكنيسة

Nel parto, hai conservato la verginità, con la tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio. Sei passata alla vita, tu che sei Madre della vita e che con la tua intercessione riscatti dalla morte le anime nostre.

في وِلادَتِكِ حَفِظتِ البتوليَّة. وفي رُقادِكِ ما ترَكْتِ العالمَ يا والدةَ الإله. فإنَّكِ انتقَلْتِ إلى الحياة. بما أَنَّكِ أُمُّ الحياة. وبشفاعتِكِ تُنقِذِينَ من الموْتِ نفوسَنا.

KONDAKION
Sei disceso nella tomba, o Immortale, e all’incontro hai distrutta la potenza dell›inferno e sei risorto qual vincitore; o Cristo Dio, esclamando alle donne che ti recavano aromi: salve! e hai concesso la pace ai tuoi Apostoli, tu che dai ai peccatori la risurrezione.

وإن نزلت إلى القبر يا من لا يموت، فقد نقضت قدرة الجحيم وقمت كظافر، أيها المسيح الإله. وللنسوة حاملات الطيب قلت افرحن. ولرسلك وهبت السلام، يا مانح الواقعين القيام.

Trisagio النشيد المثلّث التقديس

Quanti in Cristo siete stati battezzati, il Cristo avete rivestito, alleluia.
أنتم الذين بالمسيح اعتمدتم، المسيح قد لبستم هلّليوليا

EPISTOLA الرسالة
Tu, Signore, ci custodirai e ci guarderai da questa gente per sempre. (Sal 11, 8)
Salvami, Signore, perché non c’è più un santo; perché è scomparsa la fedeltà tra i figli degli uomini. (Sal 11, 2)
(At 16, 16 – 34)
In quei giorni, mentre andavamo alla preghiera degli Apostoli, venne verso di noi una schiava che aveva uno spirito di divinazione: costei, facendo l’indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni. Ella si mise a seguire Paolo e noi, gridando: «Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunciano la via della salvezza». Così fece per molti giorni, finché Paolo, mal sopportando la cosa, si rivolse allo spirito e disse: «In nome di Gesù Cristo ti ordino di uscire da lei». E all’istante lo spirito uscì. Ma i padroni di lei, vedendo che era svanita la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città. Presentandoli ai magistrati dissero: «Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare». La folla allora insorse contro di loro e i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli e, dopo averli caricati di colpi, li gettarono in carcere e ordinarono al carceriere di fare buona guardia. Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella parte più interna del carcere e assicurò i loro piedi ai ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i prigionieri stavano ad ascoltarli. D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito si aprirono tutte le porte e caddero le catene di tutti. Il carceriere si svegliò e, vedendo aperte le porte del carcere, tirò fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gridò forte: «Non farti del male, siamo tutti qui». Quello allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che cosa devo fare per essere salvato?». Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». E proclamarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della tua casa. Egli li prese con sé, a quell’ora della notte, né lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
Alleluia (3 volte)
Canterò in eterno la tua misericordia, Signore, con la mia bocca annuncerò la tua fedeltà di generazione in generazione. (Sal 88, 2) Alleluia (3 volte)
Poiché hai detto: “La misericordia durerà per sempre”; la tua verità è fondata nei cieli. (Sal 88, 3) Alleluia (3 volte)

Evangelo الإنجيل
Giovanni (Gv 9, 1 – 38)
In quel tempo Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)». Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: «Non è egli quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli chiesero: «Come dunque ti furono aperti gli occhi?». Egli rispose: «Quell’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e lavati!”. Io sono andato e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è questo tale?». Rispose: «Non lo so». Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un peccatore compiere tali prodigi?». E c’era dissenso tra di loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori risposero: «Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco; come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l’età, parlerà lui di se stesso». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età, chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quegli rispose: «Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventa¬re anche voi suoi discepoli?». Allora lo insultarono e gli dissero: «Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo e mondo, non s’è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: «Tu credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Tu l’hai visto: colui che parla con te è proprio lui». Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E gli si prostrò innanzi.

MEGALINARIO نشيد والدة الإله
L’Angelo gridava alla Piena di grazie: Salve, o casta Vergine! Ed io nuovamente esclamo: Salve! Il Figlio tuo, il terzo giorno, risuscitò dalla tomba. Ammàntati di luce, o nuova Gerusalemme, perché su di te è sorta la gloria del Signore. Rallegrati ora e gioisci, o Sion; e Tu, o Santa Madre di Dio, esulta per la risurrezione del tuo Figlio.

إِنَّ الملاكَ خاطبَ الممتلئةَ نعمةً: أَيَّتُها العذراءُ النَّقيَّةُ افرَحي. وأَيضاً أَقولُ افرَحي. لأَنَّ ابنَكِ قامَ مِنَ القبرِ في اليوْمِ الثَّالث. إِستنيري. استنيري. يا أُورشَليمُ الجديدة. لأَنَّ مجدَ الرَّبِّ قد أَشرقَ عليكِ. إِفرحي الآنَ وابتهجي يا صِهيُون. وأَنتِ يا والدةَ الإلهِ النَّقيَّة. إِطرَبي بقيامةِ ولدِكِ

Kinonikon ترنيمة المناولة
Ricevete il Corpo di Cristo, gustate la sorgente immortale. Alleluia.
جسد المسيح خذوا والينبوع الذي لا ينضب ذوقوا. هللويا

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